Vivere e/o Subìre

Ebbene ragazzi, Kay vince la medaglia di:

DUE COMMENTI - DUE POST

E la vince con onore, perché quello di oggi, anche se inizialmente  non firmato, mi aveva già sollecitato alla risposta.

Sarà dura batterla, ma lavorandoci......

Incollo uno stralcio del commento al quale voglio attaccarmi...:

"...A volte mi viene da dirmi. "ma se con la determinazione, unita ad una giusta dose di ottimismo e buon senso, si può arrivare ad ottenere questi risultati (come costantemente state dimostrando) quanto posso fare io per migliorarmi..e quante scuse di troppo mi sto raccontando per evitare di migliorarmi e fare si che la vita sia Mia ...stabilita da me e non SUBITA come spesso ci accontentiamo di vivere?"

Eh sì, Kay... almeno per quanto mi riguarda, hai proprio centrato il punto.

A 34 anni mi ero scocciata, avvilita, avvizzita anche.. dal continuo Subìre la vita invece di Viverla, e tutto ruotava intorno al mio atteggiamento nei confronti del sovrappeso, lo sapevo allora e lo so tuttora.

Ed ora, a 35 anni, pur avendo ancora molto, moltissimo lavoro da fare, fuori e dentro di me, pur sapendo che ci saranno altre decine di occasioni in cui cadrò, in cui probabilmente mi perderò, in cui sicuramente non mi sentirò all'altezza di quanto ho investito in me stessa in questi ultimi 6 mesi... mi sento tanto più orgogliosa, forte e motivata.

Un paio di mesi fa una persona...
Macché persona...
Un dottore...
Macché dottore...
Quel gran fico dello psicologo con il quale, previo appuntamento,  "chiacchieravo" talvolta a Piancavallo...
Mi ha regalato una citazione che mi ha spiazzato...
Che riassumeva tutto:

ME, LA MIA VITA, LE MIE PAURE, LE MIE MILLE  POTENZIALITA' REPRESSE

Non ricordo perfettamente le parole esatte, ma sicuramente si avvicinano molto a queste:

"Le sconfitte più cocenti della mia vita, sono quelle delle battaglie che non ho voluto combattere."

Ti dirò...
Non mi ha esorcizzato, ma quasi...