mercoledì 25 febbraio 2009

Yes, I Sing

Oppure I Ri-Sing... come vi pare!
Dopo quasi 3 anni dall'ultima volta... è ufficiale, Barbarina è tornata al suo primo amore:

 Il Canto


Che... vi suona nuova?
Può essere... ho aperto i cicciottosi cancelli di questo blog pochi mesi dopo aver sbatutto, con vemenza, orgoglio ed incoscienza, la porta di quella che poi si è rivelata l'ultima prova con il mio storico coro.
Storico sì... erano 11 anni che lo frequentavo, da quando venni reclutata direttamente a lezione di canto, che allora seguivo diligentemente.
11 anni bellissimi, sulle note della musica Gospel... l'unica che mi avrebbe potuto tenere legata a se per tutto quel tempo.
11 anni di concerti, prove, trasferte, cene di fine concerto e festeggiamenti di fine tourneé e... tanta, tanta musica.
11 anni pregni di emozioni, brividi, tentativi, successi ed insuccessi... personali ed interpersonali.

Canto da quando avevo 7 anni... anzi, canto da sempre: proprio l'altro sabato, con Stefano e mia suocera, guardavamo un filmino del mio 4° compleanno, dove, microfono alla mano e faccia tostissima, sciorinavo deliziosamente la canzone de Il Bassotto Poliziotto.... ma avevo 7 anni quando cominciai a cantare la messa.

Prima della funzione, alla quale andavo con mia la mia nonnina adorata, che era... come dire, un habituè, oltre che la capo Catechista di tutto l'ambaradam... mi ritrovavo con Padre Faustino, un dolcissimo ed anziano fratino tutto sorrisi, pomelli rossi e mani cicciotte, che, alla parrocchia del San Fracesco, aveva la funzione sia di giardiniere, che di organista.
Lui: bassotto, cicciottello, puro e con i capelli candidi...
Io: piccola, piccolissima, e con tanta voglia di far bene.

E da allora non ho più smesso di cantare, alle funzioni, alle feste, nelle situazioni di ritrovo.
Io ero sempre quella chiamata in causa per intonar qualcosa.
Poi è arrivata, ovviamente, la scuola di musica ed allora tutto ha preso un senso.
Le lezioni di canto moderno, il solfeggio, la musica d'insieme, gli approfondimenti ritmici e via dicendo... fino ad arrivare al coro, del quale io ed Isabella, la mia migliore amica, nonché, a tutt'oggi notevolissima cantante ed insegnante di canto, abbiamo fatto parte, sin dalla prima formazione.

Non ho una voce Gospel, io.
Assolutamente no.
Il Gospel, cantato da solista, presuppone un grande e potente timbro, ed io.... pur adorando la musica nera, non posseggo questo requisito.
Potrei cantare altri generi e far bene, molto bene... ma nel mio cuore, in pole position, c'è sempre stato solo questo stile.
Ed allora questi 11 anni sono stati sopratutto da corista, da jolly fra le sezioni, da colei che insegnava le parti ai nuovi e che nel solito paio di pezzi, si faceva du' lacrimette.

Certo, anche il mio timbro ha trovato spazio in qualche esecuzione, magari un brano non propriamente della tradizione gospel, magari a cappella, magari in trio o in quartetto, dove è l'ensamble vocale che deve emergere e la parola d'ordine è precisione infinitesimale.
E comunque, dopo quella furibonda lite con la direttrice artistica... SLAM... porta sbattutta e cuore gonfio di pena.

E non ho più cantato.
E per un paio d'anni non ho potuto nemmeno più sentire la mia amica che parlava della prova x, o del concerto y... sono arrivata a chiederle, col cuore in mano, di sorvolare, in mia presenza, sull'argomento.
Ma avendo quasi tutto il giro di amicizie nell'ambiente musicale, come immaginerete... il risultato è stato difficile e claudicante.

Poi ovvio, di tutto ci se ne fa una ragione.
Ed al momento che è stato chiaro che entrambe le parti in causa, per orgoglio e testardaggine non sarebbero tornate sui loro passi, ho cercato di ingoiare il boccone amaro e tenermi stretti i ricordi.
Ho ricominciato ad andare a vedere i loro concerti, mi sono imposta di sorridere ed entrare nei camerini a complimentarmi e salutare, come se nulla mi tangesse... e dopo un po' tutto ha cominciato ad essere meno doloroso.

E poi, un paio di mesi fa', sotto Natale, Isabella mi chiama in causa.
Il coro che a sua volta lei dirige, dove cantano le sue allieve migliori, è stato contattato per un concerto nel teatro della nostra città.
Dovrà cantare solo un pezzo e sarà accompagnato dall'orchestra... ma sono una quarantina di musicisti e c'è bisogno di qualche altra voce, per far fronte al volume di suoni che tireranno fuori tutti questi strumenti.
E poi la canzone è impegnativa, fuori dal genere che abitualmente eseguono e c'è bisogno di precisione, di sicurezza.

Il pezzo è l'Hallelujah di Hendel, nel magnifico e strappacapelli arrangiamento di quel geniaccio di Takashi Hoshide... un trionfo di modernità, di stile, euforia e bellezza.
Ovviamente acconsento e mi tuffo subito in questa avventura.

Ed allora prove su prove, ed allora di nuovo quell'atmosfera che tanto mi mancava e... chi se ne frega se non conosco queste coriste, chi se ne frega se hanno meno esperienza di me, chi se ne frega se il pezzo è uno solo... entro subito nello spirito, mi rimetto alla prova, mi spolvero l'orecchio e faccio amicizia con tutte.

Arriva il giorno del concerto: domenica 21 Dicembre.
Una grande emozione.
Ancora su un palco, ancora dietro le quinte, ancora quei brividi di ansia e felicità, ancora un pubblico che ti ascolta rapito e un caloroso applauso finale.
Ancora il tuo nome detto al microfono e tu che ti inchini e ringrazi... ancora una volta.

Quel cancello si è riaperto, le conche delle sensazioni bellissime che mi da la musica ed il canto, si sono di nuovo riempite e livellate, sono felice.
Sono felice perché da lunedì scorso faccio ufficialmente parte di questo coro.
Sono felice perché è la mia amica che lo dirige e mi conosce a menadito.
Sono felice perché mio marito, dopo qualche iniziale momento di titubanza, dato che poco sapeva di questa fetta del mio passato... mi ha regalato un'incoraggiante sorriso ed io, se possibile, lo amo ancora di più.
Sono felice perché, in questo periodo di grandi cambiamenti, di maturità, amore e felicità... mancava solo questo ed ora non manca più.


Ora canto, di nuovo.


Il 14 marzo mi attende il primo vero concerto ed ho un repertorio intero da imparare, ma nulla mi spaventa... anzi:


Non Vedo L'ora!





Ed ora, se proprio devo dirla e farla tutta... due cose:

La prima:


Per chi, ovviamente, non avesse idea di cosa sia l'arrangiamento dell'Hallelujah di Hendel che prima ho citato...
Vi prego, ascoltatela dal lettore qui sotto.. e non fatevi deviare dalle prime battute classicheggianti: é un fuoco!











MusicPlaylist
Music Playlist at MixPod.com


 


La seconda:


Ecco la mia nuova egocentrissima cartellina.



Ehm... ovviamente i peperoni son stati inseriti or-ora da me!




giovedì 19 febbraio 2009

Quando l'Horror fa Orrore!


Che io adoro il genere Horror.
L'ho sempre amato, sin da quando giravano filmettini di serie D sui vari Tele37, Rete24 e via dicendo.
Film che narravano di bambole di porcellana indiavolate; triangoli delle bermuda assatanati; bambini 'incazzati neri, bamboline voodoo regalate a tradimento...
(In particolare ricordo il finale di un film dove la protagonista, che pur di annientare il potere di questo fantoccino voodoo, lo chiude nel forno e gli da la via. Si accosta, stremata, all'anta del forno, sicura di averla avuta vinta... e mentre le suona il campanello di casa e chissacchì s'appresta a salire... gli effluvi vaporosi della bamboletta oramai in via di arrostimento, la raggiungono indovel'è... e toh: s'inghiavola anch'ella.)

'Nzomma, mi son sempre piaciuti tanto i film di Paura!
Mi ricordo che avevo 11 anni e mezzo ed uscì La Casa, il primo della mirabolante serie.
Era ovviamente vietato ai  minori di 14 anni, ma io... che già c'avevo du' puppe che facevano provincia, non mi dovetti applicare manco troppo per convincere la cassiera sulla mia età, anzi... garantii pure per la mia - allora - amichetta, piatta come 'una tavola di compensato, che però, di anni ce n'aveva 13 e mezzo.
E perciò quel pomeriggio s'entrò e ci s'aveva paura.
Poi ovvio... dopo i primi 20 minuti eravamo scioccate, ma alla visione del purè che fuoriusciva dalle maniche dell'inghiavolato di turno, un po' darride ci scappò anche.

E poi avevo 13 anni e Italia1 ebbe l'infelicissima idea di trasmettere l'Esorcista.
Infelicissima per 2 ragioni ben distinte:
 
 1) Perché un film che pochissimi anni addietro, nel quasi completo digiuno di filmografia Horror degli anni 70, aveva fatto scalpore e una grandissima fetta d'infartuati e morti alla prima visione integrale nelle sale cinematografiche... non era proprio il caso di trasmetterlo in prima serata.


 2) La pellicola, per poter affrontare il pubblico televisivo, risultò disastrata dalla censura, per cui qualitativamente 'no scempio di ciofega, ma il risultato, agli occhi di una 13enne degli anni '80, non cambiò di molto:

Parola d'ordine
 Cagarsi Addosso




Insomma, io per anni... e intendo fino a grandina grandina... ho patito dello shock che m'arrecò quella maledetta serata e, soprattutto la scena dove la madre corre su per le scale e, spalancando la camera di Reagan, si trova davanti ad un'realtà paurosissima... beh, me la so' amaramente masticata e rimasticata, fino a recenti periodi.

Comunque, nel bene e nel male mi sono subito accorta di questa mia predisposizione ed attrazione per i film di paura, facendo, in realtà, una netta differenza, di gusto e gradimento, fra il genere più splatter.... budelli, sangue, mostriciattoli e quant'altro.. che proprio non ho mai sopportato, per arrivare, invece, alle storie più mistiche, o comunque più di suspense e meno mattatoio possibile.

La fortuna poi mi ha sempre assistito, in quanto entrambe le mie 2 migliori amiche... anche se oramai si parla di una e ¼... si sono sempre entusiasmante come me, parlando di Horror, per cui per anni ed anni, nella casa in affitto invernale, che prendevamo insieme per passarci i weekend in totale autogestione femminile... almeno una volta al mese organizzavamo la Mitica Serata Horror, che pressappoco si snocciolava così:
Tappeti, divani, cuscini di ogni grandezza, coperte, pile e trapunte varie.
Vassoietti di tartine, crostini, patatine, popcorn, olive ascolane, e pacchi su pacchi di Nippon... che non starò nemmeno a ricordarvi cosa sono, che non ce n'è sicuramente bisogno!
E poi aranciate, succhi vari, la Boccia di Frizzantino Zonin e 2, 3, 4 cassette (poi dvd) di paura.
Obiettivo:

Arrivare intonse dal tramonto all'alba!



Emmò?
La sfacciata fortuna mi ha seguito anche da maritata!
Infatti anche Stefano, al pari mio, gradisce scegliersi i titoli più fantasmosi o diavoleggianti e goderseli al meglio nel nostro divano-letto del salotto, che puntualmente apriamo per l'occasione, sotto 'la bella trapunta, sopra miriadi di cuscini, manina-manina e davanti al mitico 50 pollici.

Ed ecco, quindi, che arriviamo al perché di tale post:
L'altra sera abbiamo noleggiato un film e.... puccioppo... ce lo siamo anche visto.
Perché d'altronde il titolo non è che promettesse male, anzi:

La Sedia del Diavolo


Poteva, dico POTEVA, pure essere un qualcosa di caruccio, no?
Poi leggiamo la trama..... ed effettivamente il tutto continua ad incuriosisci.

Copio e Incollo:
 
“Nick e la sua ragazza Sammy si introducono in un manicomio abbandonato e, sotto l’effetto di stupefacenti, cominciano a scambiarsi effusioni intime. Sammy si siede su quella che sembra una vecchia sedia di tortura, ma rimane imprigionata e poi scompare; Nick viene accusato dell’omicidio della ragazza e rinchiuso in un ospedale psichiatrico. Dopo quattro anni il ragazzo viene dimesso e affidato alle cure del dottor Willard che decide riportarlo sul luogo del “delitto” per scoprire quali siano i misteri che si celano tra mura del manicomio abbandonato...”

Ora....
Tesore/i mie/i... trattasi della seconda pellicola, vista nell'età adulta, più brutta, ridicola e deludente nella quale io abbia avuto il dispiacere di scontrarmi!
Era dai tempi di The Eye 3 - The Infinity, un paio di annetti fa', che comunque rimane ancora al primissimo posto per quanto riguarda gli aborti del genere... che non mi ammorbavo tanto, peccarità...!
Io e Stefano non facevamo che guardarci e
tutto continuava a prendere la forma dell'Idiozia resa Film.

Basti pensare che l'unica parte decente, tra l'altro nemmeno fatta malissimo, sono i 20 minuti finali di strage/macelleria... dove presumo che abbiano utilizzato almeno almeno una cisterna di succo di amarene, per giustificare quella quantità allucinante
di sangue finto.

Per cui... se tante le volte vi imbatterete mai in questa invitante locandina: deciderete voi come comportarvi.

E se ancora, tante le volte, vi rimanesse un dubbio... buttate 'n'occhino al trailer, rigorosamente in lingua originale e nella versione ufficiale, che quella non censurata ve la evito simpaticamente!

P.s.: Ah.... dimenticavo, mi raccomando...


NOLEGGIATELOOOO!!!











 

martedì 17 febbraio 2009

Svelando l'Arcano

Eccelosapevo:
Mentì ignobilmente.... ma per una buona, anzi... BUONISSIMA causa.


Così andò:
Ore 10 viene a svegliarmi, mille auguri, mille carezzine, mille bacini, mille "...quella stella mia piccirillisima.." ed io comincio a far le fusa già di mattinata.
La sera prima mi ero azzardata a consigliare di scambiarci i doni, di questo primo San Valentino insieme, la sera... magari al ristorante, magari nel dopocena casalingo.....
PECCARITA' DIDDIO!


ELLO, colpo di reni, si tira su' dal letto, si gonfia tutto come un rospo, stravolge del tutto la fisionomia del suo ber musino e... fra mille fumi, sibili e saette inqualificabili... prima di ricoricarsi, sfinito, riesce a commentare:
"Non credo proprio.
Domattina, prima di colazione.
"

ARGOMENTO CHIUSO!
Ecco arrivare, dunque, l'ulteriore conferma di quanto, evidentemente, tenesse a cuore tale pratica.


Ecco dunque com'è iniziata la mattinata del 14 febbraio: seduta sul letto, cisposa ed impigiamata, in compagnia del maritozzo e del tanto atteso cadeau, entrambi praticamente buttati sopra di me.

Il Pacco: Nulla a che fare con le dimensioni di una trousse, per cui... sgamato all'istante.
Lui, Pierino, sorride, io lo guardo di sbieco.
Continuo a strappare la carta.

La sorpresa.
Il mio cervellino si desta all'istante e, rigirando l'arnese vorticosamente fra le mani, mi chiede incessantemente:
"Ma come minghia gl'è venuto in mente, a tuo marito, di regalarti sto popo' di tastiera più mouse, sicuramente stramegagalattici, stramegaccessoriati, stramegavanti... ma, presi così da soli, un po'superflui e, sopratutto, sprecatissimi per quel cesso del tu' computer????"
Non oso/riesco a dar-lui degna risposta.
Mi accorgo vagamente, cercando di spostare quanto più al lato, l'enorme punto interrogativo fluttuante che ondeggia fra me è l'impavido sposo, di riassumere tale cogito in....:
"Belli, bellissimi, amore.... ma... e come ti sarebbe venuto in mente???"


ELLO con calcato fare pseudo-umile ribatte che non sapeva proprio cos'altro regalarmi.
BUGGGGIA.
Ma soprassiedo e, attivata la modalità rewind+cerca di sanare gli errori del disco, imponendomi molta più calma dei minuti precedenti, mi riaccingo a rimirar il dono, arrivando, qualitativamente parlando, alla stessa conclusione:
Trattasi di roba di prima scelta, trattasi di tastiera, pregna di luci e tasti aggiuntivi, fantastica, trattasi di mouse super ergonomico, con tastini dei quali, sicuramente, giammai scoprirò il reale utilizzo.
Sì mi piace.
Mi ha mentito, illudendomi magistralmente.
Temo per la sanità sinaptica del mio Sposo, ma è... in fondo, un gran bel signor regalo.


Sta a me:
mi ero premunita di ben 3 regalini, da smistare nel corso dell'intera giornata, per cui parto con il primo.
Direttamente dal sexy shop di nuova apertura, dove mi ero ben intrattenuta, con la folle intenzione di regalargli di OGNI... ecco arrivare il mouse perfetto per Stefano:



ELLO lo gradisce molto, lo monta immediatamente ed altrettanto immediatamente comincia a spippolar su quelle zinnotte.
D'altronde gliel'avevo comprato apposta...

Eppure non mi torna.
Mi ha mentito per una settimana... per questo?
Perché mai una tastiera??
Perché mai un mouse??
Ma sopratutto... perché mai di codella pregiata fattura???

Ne approfitto, mentre, alla mia sinistra, continua lo spippolamento di cui sopra, per andare a rinfrescarmi le idee con una degna colazione.
Allorché mi sento raggiungere.

"Però ora mi sento mortificato...."
Alzo gli occhi.
"U
hm... gnam, gnam... EDDECHE'? Stefano, è un regalo bellissimo, mai avuto tale... non so come reagirà quel matusa del mio pc, ma non ti mortificare, che un ce n'è proprio ragione."
"No... davvero, mi sento mortificato, è proprio una cosina da poco-poco..."
"...gnam.. no, unnè una cosina da poco... anzi, e chi mai ce l'aveva avuta?? Suvvia...gnam..."
"Però stamani, sono passato da un bar, ho preso un caffè e... t'ho preso un chicco, ti ci va ora?"
Un chicco? E quand'è che non mi ci va, A ME, un chicco?

In piedi, richiamata alle armi, poso il mezzo biscotto ciancato e filo dietro alla sua svelta falcata.
Attraversa tutta la casa, arrivando nella stanza degli armadi... cerco di guardarlo in faccia, ma mi mostra solo la nuca... eppure sono quasi certa del luccichio da Dottor Pierino e Mister Lupen che ho scorto, appena acconsentito a seguirlo.

L'armadio di centro.
A destra la mi' roba estiva.
A sinistra la su' roba, in esubero, 4stagioni.
Al centro la biancheria della casa.

Emmò?
Ecché chicco mi vuole rifilare?
'Na pasticchina di Calfor?

"Apri."
Indicandomi l'anta centrale.
Via, ce lo siamo giocato.
Lo assecondo, spalanco il tutto, alzo lo sguardo e....
ECCOLO.


Il Chicco.

Un chicco ENORME
 
Un enorme pacco, incartato tutto in oro, con la fattezza di una gigantesca e birbante caramella.
Io non arriveri a prenderlo manco se mi concimassi per diec'anni a fila con sterco di giraffa regale... per cui me lo tira giù e lo porta nello studio.

Sono basita, non  ho nemmeno finito di ingoiare il mezzo biscotto che stavo torturando prima di esser raggirata....
Mi ritrovo a scartare il caramellone brillantoso, incitata da un tronfissimo Stefano, che fa sfoggio di coda di Pavone da record intergalattico.

UN COMPUTER NUOVO

UN MERAVIGLIOSO, MODERNO, TUTTO MIO, NON DI SECONDA MANO, NON ARRANGIATO.....
COMPUTER NUOVO DI ZECCA!!!!!


Chi mi conosce lo sa...sono molto, molto emotiva, ma assolutamente poco incline alle lacrime.
Eppure mi è salito un groppo in gola irrefrenabile e me la son frignata beatamente fra le braccia di un tenerosissimo Pavone Stellato.


E' pazzo.
Il mio Amore unico e solo, si è mosso a compassione e, vedendo la giungla che quotidianamente affrontavo. per dar retta al mio sgangherato pc... s'è buttato, di cuore, in  questa spesa.
Lo Adoro.
Sono così felice che non avete idea...

Lasciamo stare che, pur essendo il mio monitor di recente generazione, per cui ad LCD, ma datato 2005... non ne ha voluto sapere di partire, attaccato a 'sto mostro di pc che ora mi ritrovo fra le mani.
E per cui ecco che mi son "giocata", ben felice ovviamente, anche il regalo di compleanno del mese prossimo, dato che Stefano, scocciato ed imbizzarrito, non ne ha voluto sapere di dischetti arrangiati di supposte installazioni... e si è fiondato subito a comprarme uno nuovo... ovviamente bellissimo e, finalmente, enorme, anch'esso.

Vorrà dire che, per festeggiare i miei 37 anni.... sarò io che farò il regalo a lui, così.. forse... potrò cercare di rimettermi "in pari".
Perché vabbè che il mouse ignudo non me l'hanno dipercerto regalato...
Vabbé che nel pomeriggio gli ho fatto trovare sotto il cuscino, uno sfiziosissimo boxer nero e rosso, con tutte decorazioni Innamoratose...
Vabbè
che verso la sera, prima di recarci all'AGOGNATO RISTORANTE CINESE MIO ADORATO, a sua insaputa, ho creato un'apparecchiatura super SanValentinosa con pesissssimo aperitivo Made in Opu, dove svettavano due nuovissimi e cristallissimi Calici dell'Ammmore....
Vabbè che la notte nella continuazione casalingua di tal festeggiamento, fra mille candele e lenzuola felpate, ho lasciato che mi scartasse come il Suddetto Chiccone, trovando, come Lingerie una simpatica sorpresa sorpresosa....

Ma 'nzomma... difficilmente potrò ripagarlo di questo nostro primo, mitico San Valentino insieme, dove tral'altro, dopo mesi e mesi e mesi, a cena, mi sono lasciata andare ad una sobria (?) sbronzetta gnente, gnente male.
Beh, io sono praticamente astemia... ma quanno ce vo', ce vo'!


Comunque l'esperienza insegna e la morale c'è:
Mio marito...
quel meraviglioso, splendido, generoso, bambinone, bellissimo esemplare di maschio...
...sì, proprio ELLO..

E' UN BARO PATENTATO!


Per cui Arcano Svelato!
Ecco che vi lascio con qualche semi avvinazzata immagine dell'Aperitivitoso Momento:










Svelando l'Arcano

Eccelosapevo:
Mentì ignobilmente.... ma per una buona, anzi... BUONISSIMA causa.


Così andò:
Ore 10 viene a svegliarmi, mille auguri, mille carezzine, mille bacini, mille "...quella stella mia piccirillisima.." ed io comincio a far le fusa già di mattinata.
La sera prima mi ero azzardata a consigliare di scambiarci i doni, di questo primo San Valentino insieme, la sera... magari al ristorante, magari nel dopocena casalingo.....
PECCARITA' DIDDIO!


ELLO, colpo di reni, si tira su' dal letto, si gonfia tutto come un rospo, stravolge del tutto la fisionomia del suo ber musino e... fra mille fumi, sibili e saette inqualificabili... prima di ricoricarsi, sfinito, riesce a commentare:
"Non credo proprio.
Domattina, prima di colazione.
"

ARGOMENTO CHIUSO!
Ecco arrivare, dunque, l'ulteriore conferma di quanto, evidentemente, tenesse a cuore tale pratica.


Ecco dunque com'è iniziata la mattinata del 14 febbraio: seduta sul letto, cisposa ed impigiamata, in compagnia del maritozzo e del tanto atteso cadeau, entrambi praticamente buttati sopra di me.

Il Pacco: Nulla a che fare con le dimensioni di una trousse, per cui... sgamato all'istante.
Lui, Pierino, sorride, io lo guardo di sbieco.
Continuo a strappare la carta.

La sorpresa.
Il mio cervellino si desta all'istante e, rigirando l'arnese vorticosamente fra le mani, mi chiede incessantemente:
"Ma come minghia gl'è venuto in mente, a tuo marito, di regalarti sto popo' di tastiera più mouse, sicuramente stramegagalattici, stramegaccessoriati, stramegavanti... ma, presi così da soli, un po'superflui e, sopratutto, sprecatissimi per quel cesso del tu' computer????"
Non oso/riesco a dar-lui degna risposta.
Mi accorgo vagamente, cercando di spostare quanto più al lato, l'enorme punto interrogativo fluttuante che ondeggia fra me è l'impavido sposo, di riassumere tale cogito in....:
"Belli, bellissimi, amore.... ma... e come ti sarebbe venuto in mente???"


ELLO con calcato fare pseudo-umile ribatte che non sapeva proprio cos'altro regalarmi.
BUGGGGIA.
Ma soprassiedo e, attivata la modalità rewind+cerca di sanare gli errori del disco, imponendomi molta più calma dei minuti precedenti, mi riaccingo a rimirar il dono, arrivando, qualitativamente parlando, alla stessa conclusione:
Trattasi di roba di prima scelta, trattasi di tastiera, pregna di luci e tasti aggiuntivi, fantastica, trattasi di mouse super ergonomico, con tastini dei quali, sicuramente, giammai scoprirò il reale utilizzo.
Sì mi piace.
Mi ha mentito, illudendomi magistralmente.
Temo per la sanità sinaptica del mio Sposo, ma è... in fondo, un gran bel signor regalo.


Sta a me:
mi ero premunita di ben 3 regalini, da smistare nel corso dell'intera giornata, per cui parto con il primo.
Direttamente dal sexy shop di nuova apertura, dove mi ero ben intrattenuta, con la folle intenzione di regalargli di OGNI... ecco arrivare il mouse perfetto per Stefano:



ELLO lo gradisce molto, lo monta immediatamente ed altrettanto immediatamente comincia a spippolar su quelle zinnotte.
D'altronde gliel'avevo comprato apposta...

Eppure non mi torna.
Mi ha mentito per una settimana... per questo?
Perché mai una tastiera??
Perché mai un mouse??
Ma sopratutto... perché mai di codella pregiata fattura???

Ne approfitto, mentre, alla mia sinistra, continua lo spippolamento di cui sopra, per andare a rinfrescarmi le idee con una degna colazione.
Allorché mi sento raggiungere.

"Però ora mi sento mortificato...."
Alzo gli occhi.
"U
hm... gnam, gnam... EDDECHE'? Stefano, è un regalo bellissimo, mai avuto tale... non so come reagirà quel matusa del mio pc, ma non ti mortificare, che un ce n'è proprio ragione."
"No... davvero, mi sento mortificato, è proprio una cosina da poco-poco..."
"...gnam.. no, unnè una cosina da poco... anzi, e chi mai ce l'aveva avuta?? Suvvia...gnam..."
"Però stamani, sono passato da un bar, ho preso un caffè e... t'ho preso un chicco, ti ci va ora?"
Un chicco? E quand'è che non mi ci va, A ME, un chicco?

In piedi, richiamata alle armi, poso il mezzo biscotto ciancato e filo dietro alla sua svelta falcata.
Attraversa tutta la casa, arrivando nella stanza degli armadi... cerco di guardarlo in faccia, ma mi mostra solo la nuca... eppure sono quasi certa del luccichio da Dottor Pierino e Mister Lupen che ho scorto, appena acconsentito a seguirlo.

L'armadio di centro.
A destra la mi' roba estiva.
A sinistra la su' roba, in esubero, 4stagioni.
Al centro la biancheria della casa.

Emmò?
Ecché chicco mi vuole rifilare?
'Na pasticchina di Calfor?

"Apri."
Indicandomi l'anta centrale.
Via, ce lo siamo giocato.
Lo assecondo, spalanco il tutto, alzo lo sguardo e....
ECCOLO.


Il Chicco.

Un chicco ENORME
 
Un enorme pacco, incartato tutto in oro, con la fattezza di una gigantesca e birbante caramella.
Io non arriveri a prenderlo manco se mi concimassi per diec'anni a fila con sterco di giraffa regale... per cui me lo tira giù e lo porta nello studio.

Sono basita, non  ho nemmeno finito di ingoiare il mezzo biscotto che stavo torturando prima di esser raggirata....
Mi ritrovo a scartare il caramellone brillantoso, incitata da un tronfissimo Stefano, che fa sfoggio di coda di Pavone da record intergalattico.

UN COMPUTER NUOVO

UN MERAVIGLIOSO, MODERNO, TUTTO MIO, NON DI SECONDA MANO, NON ARRANGIATO.....
COMPUTER NUOVO DI ZECCA!!!!!


Chi mi conosce lo sa...sono molto, molto emotiva, ma assolutamente poco incline alle lacrime.
Eppure mi è salito un groppo in gola irrefrenabile e me la son frignata beatamente fra le braccia di un tenerosissimo Pavone Stellato.


E' pazzo.
Il mio Amore unico e solo, si è mosso a compassione e, vedendo la giungla che quotidianamente affrontavo. per dar retta al mio sgangherato pc... s'è buttato, di cuore, in  questa spesa.
Lo Adoro.
Sono così felice che non avete idea...

Lasciamo stare che, pur essendo il mio monitor di recente generazione, per cui ad LCD, ma datato 2005... non ne ha voluto sapere di partire, attaccato a 'sto mostro di pc che ora mi ritrovo fra le mani.
E per cui ecco che mi son "giocata", ben felice ovviamente, anche il regalo di compleanno del mese prossimo, dato che Stefano, scocciato ed imbizzarrito, non ne ha voluto sapere di dischetti arrangiati di supposte installazioni... e si è fiondato subito a comprarme uno nuovo... ovviamente bellissimo e, finalmente, enorme, anch'esso.

Vorrà dire che, per festeggiare i miei 37 anni.... sarò io che farò il regalo a lui, così.. forse... potrò cercare di rimettermi "in pari".
Perché vabbè che il mouse ignudo non me l'hanno dipercerto regalato...
Vabbé che nel pomeriggio gli ho fatto trovare sotto il cuscino, uno sfiziosissimo boxer nero e rosso, con tutte decorazioni Innamoratose...
Vabbè
che verso la sera, prima di recarci all'AGOGNATO RISTORANTE CINESE MIO ADORATO, a sua insaputa, ho creato un'apparecchiatura super SanValentinosa con pesissssimo aperitivo Made in Opu, dove svettavano due nuovissimi e cristallissimi Calici dell'Ammmore....
Vabbè che la notte nella continuazione casalingua di tal festeggiamento, fra mille candele e lenzuola felpate, ho lasciato che mi scartasse come il Suddetto Chiccone, trovando, come Lingerie una simpatica sorpresa sorpresosa....

Ma 'nzomma... difficilmente potrò ripagarlo di questo nostro primo, mitico San Valentino insieme, dove tral'altro, dopo mesi e mesi e mesi, a cena, mi sono lasciata andare ad una sobria (?) sbronzetta gnente, gnente male.
Beh, io sono praticamente astemia... ma quanno ce vo', ce vo'!


Comunque l'esperienza insegna e la morale c'è:
Mio marito...
quel meraviglioso, splendido, generoso, bambinone, bellissimo esemplare di maschio...
...sì, proprio ELLO..

E' UN BARO PATENTATO!


Per cui Arcano Svelato!
Ecco che vi lascio con qualche semi avvinazzata immagine dell'Aperitivitoso Momento:










venerdì 13 febbraio 2009

Gli Indizi di Mio Marito


Il Gioco degli Indizi sul Regalo


Io che mi sono sempre vantata e beata di saper "annusare" l'odore del regalo ed indovinarlo inevitabilmente, anche senza indizi, ma solo contando le mezze parole, gli sguardi, i casuali riferimenti... ecc ecc...
Bene, 'sto giro sono, oltre che stressatissima, in alto mare!


Perché stressatissima?
Perché mi sto arrovellando il cervello da una settimana e non riesco a venirne a capo.
Perché in alto mare?
Perché mio marito ha ben pensato di buttarmi là una valanga di indizi che, dopo - ripeto - 7 giorni di patimenti, non mi hanno portato a NIENTE.

Ora.... io tonta tonta non sono, ma minchia secca, sfido CHIUNQUE ad indovinare!


GLI INDIZI:



  • si muove, anche se solo da una parte (non devo temerlo)

  • ha una luce

  • fa un leggero rumore (non devo temerlo)

  • NON E' UN REGALO PER LA CASA

  • ELLO mi vede usarlo tutte le settimane

  • NON E' UN VIBRATORE

  • quello che uso io, però, non ha la luce

  • per VIVERE ha bisogno di 7 litri d'acqua, che vanno cambiati 2 volte all'anno

  • NON E' UNA PIANTA

  • è grande

  • ma compresso-compresso, può diventare della misura di una trousse.

  • forse - ed ha ripetuto FORSE - nella parte sottostante, ha qualche richiamo al mio colore preferito: il rosso.

  • fabbisogna di un pettine stretto.

  • dovrò aprirlo con uno straccio.

  • prettamente lo uso in bagno.

  • ELLO si stupisce che ancora io non abbia indovinato...

  • ELLO asserisce di non avermi ricoperto di ignobili bugie.

  • ELLO ripete, più e più volte, di non aver mentito su nessun indizio.

  • ELLO oggi, al mio..."Il depilatore soft della Rowenta!", mi ha gentilmente chiesto, secondo me, dove avrei messo, allora, i 7 litri d'acqua...

  • ELLO ci tiene a ripetere all'infinito 2 cose: UNO - che non vede l'ora di vedere la mia faccia.... DUE - che è un regalo di poco valore economico.


Bene, credo di aver ricordato tutti i malefici indizi.
Laddove me ne sovvenisse qualcunaltro, aggiornerò in corsa.


Se riuscite, sbrogliate la matassa.
Sono aperte le danze.