Il Mio Rapporto con il Cibo
La Mia Obesità
La Mia voglia di Dimagrire
La Mia Obesità
La Mia voglia di Dimagrire
Rileggendo qualche post qua e là, tanta tenerezza mi assale.
Quante paure, quanti sacrifici, quanti successi, quante emozioni e... quante valige da fare e disfare!
E proprio ora, che di valige ne sto, da due mesi a 'sta parte, traghettando più e più, destinazione la mia Nuova Dimora... mi rendo conto di quanti cambiamenti ci sono stati nella mia vita, fuori e dentro di me.
E' vero... ultimamente è palese come l'argomento principe non sia più, in questo loco, il dimagrimento e tutti i cicci-argomenti di sgrassamento vario..
Da 7 mesi a questa parte è il mio lato sentimentale che più ha prevalso nei racconti che vi ho proposto.
E' arrivato Stefano ed il mondo si è capovolto... ovvero, finalmente, è tornato al posto suo.
Ma l'altro ieri mattina, mentre aspettavo mia sorella in centro, per goderci una bella mattinata di mercato... mi son trovata spettatrice di un qualcosa che, credetemi, tanto mi ha ghiacciato e tanto ha attecchito su di me.
C'è intanto da dire che anche io soffro di Disturbi Comportamentali dell'Alimentazione.
Non mi metterò ora a far la maestrina ed aprire una parentesi didattica grossa come una casa, ma... per farvela meno lunga possibile ed illuminare anche chi non ha grande padronanza in questo argomento, dirò che stringi-stringi-stringi faccio riferimento a 4 comportamenti viziati in questo ambito:
Per la cronaca... il mio disturbo dell'alimentazione, è pari pari il quarto della lista: sono maledettamente portata, senza quasi rimorso alcuno (ed è qui il tragico) a spilluzzicare vita-natural-durante... in piccole o modiche quantità, ma SEMPRE.
Grazie a Dio, da anni anni et anni, ho lasciato dietro di me il vizio, o pseudo necessità che dir si voglia, di ri-cenare prima di andare a letto, oppure di alzarmi la notte per mangiare.
Ma l'indottrinamento di questi ultimi due anni, ha lasciato grandi e meravigliosi appigli dentro di me e dentro la mia sapienza e coscienza, tanto che... appunto, giovedì mattina ho vissuto realmente 10 minuti di puro ghiaccio.
Ero seduta su una panchina, la centrale di tre, distanti fra loro una quindicina di metri.
Alle spalle e davanti a me, bancarelle su bancarelle e tanta, tanta gente.
Mi guardavo in giro cercando di scorgere la-di-Opu Sorella, fino a che il mio sguardo si è posato sulla panchina alla mia sinistra, dove era seduta una donna, 45 anni circa, due borse della spesa accanto a lei e una quarantina di chili di sovrappeso.
Quando l'ho individuata, stava già mangiando... ed è stata proprio la mia Viziosa Curiosità Alimentare che ha fatto sì che mantenessi il mio sguardo su di lei, in quanto, già con l'acquolina in bocca, cercavo di capire cosa in realtà stesse ingurgitando.
Infatti, dopo 10 secondi mi è risultato chiaro come questa persona fosse palesemente vittima di una classica Abbuffata Programmata.
Ripeto: stava già mangiando quando l'ho vista.
Velocemente, voracemente, guardandosi continuamente in giro con occhi sbarrati.
In pochi istanti sono sparite 3 schiaccine all'olio.
Mentre stava finendo la terza, una coppia di vecchini si è avvicinati alla panchina, per chiederle se potevano accomodarsi per riposarsi un attimo
Lei ha ovviamente dato il suo consenso, ha cercato di spostare alla meglio le sue buste di cibarie ed ha continuato a mangiare... molto, molto più lentamente, però.
E per quanto fosse palese che questa deliziosa coppia di eleganti ed anziani coniugi non facessero alcun caso a lei, presi come erano nel parlare fitto fitto fra di loro... ho chiaramente riconosciuto sul suo viso una vergogna latente e malcelata e, credetemi... commuovente: era veramente l'impersonificazione del Panico.
Tanta è la tenerezza che mi ha fatto, che avrei davvero voluto alzarmi, pur non sapendo come poter affrontare attivamente questa situazione, ed andare da lei, per... toh: magnarmi 34 Girelle davanti e farla sentire tranquilla!
Eppure, con gli occhi sempre più sbarrati, ed il viso pallido con le due gote rosse rossissime.. si è defilata dai nonnini, ha preso una borsa per mano e si è incamminata dalla mia parte.
Ovviamente ho distolto lo sguardo, cercando di non darle a vedere che la mia attenzione era stata catallizata da lei; ho perciò creduto che l'intrusione dei nonnini, avesse interrotto il malvagio iter dell'abbuffata...
Ed invece... dopo un paio di minuti, sempre cercando di avvistare la Sarina, mi accorgo che la signora in questione era seduta sulla panchina alla mia destra.
Stava completamente seduta in punta, sull'estremità più di destra della seduta, completamente ricurva su se stessa, tanto che pareva cadesse a terra da un momento all'altro.
Che dispiacere vederla lì... pensare che mi era anche passata davanti, e che, pur io essendo sola e bella spaparanzata sulla panchina, non si era assolutamente fermata...
Lo so, avrei dovuto distogliere lo sguardo, soprattutto perché quello è un mondo al quale apppartengo anche io e so benissimo quanto può essere letale accorgersi di essere osservati in quei frangenti... ma proprio non sono riuscita a farmi i fattacci miei e sono rimasta, dispiaciuta spettatrice dell'inglobamento di altre due pizze condite e di un bombolone ripieno (presumibilmente o alla crema o allo zabaione).
Finalmente è arrivata Sara ed ho messo il punto a questo mio spiare, ma credetemi.. tanta era la disperata foga che avevano quegli occhi, quelle mani e la postura del corpo di quella donna... che non mi stupirei che non si sia alzata da quella panchina fino a che tutte e due le borse di cibarie non siano state divorate.
So benissimo che qualcuno di voi si potrà rispecchiare in questa persona, lo so e ci tengo a chiarire quanto questo mio post non intenda offendere o ferire nessuno....
Ma c'ho ragionato tanto in questi due giorni... e, siccome le problematiche alimentari non spariscono da un giorno all'altro, neppure dopo un cambiamento così radicale come l'inizio dell'Amore della Vita... ho ritenuto di poter condividere con voi questa esperienza, con tutto il rispetto che necessita questo caso.
Chissà da cosa stava cercando di scappare...
Chissà quale rabbia, fallimento o dispiacere stava cercando di divorare...
Chissà chi c'era a casa sua, tanto da obbligarla a dover pianificare un'abbuffata di tale entità nel centro storico di una città, in un trafficatissimo giovedì di mercato, alla mercè dello sguardo di chiunque...
Chissà...
Mah... per ora io so solo che, per quanto mi riguarda, sarà proprio il caso di ricominciarla 'sta dieta...

Quante paure, quanti sacrifici, quanti successi, quante emozioni e... quante valige da fare e disfare!
E proprio ora, che di valige ne sto, da due mesi a 'sta parte, traghettando più e più, destinazione la mia Nuova Dimora... mi rendo conto di quanti cambiamenti ci sono stati nella mia vita, fuori e dentro di me.
E' vero... ultimamente è palese come l'argomento principe non sia più, in questo loco, il dimagrimento e tutti i cicci-argomenti di sgrassamento vario..
Da 7 mesi a questa parte è il mio lato sentimentale che più ha prevalso nei racconti che vi ho proposto.
E' arrivato Stefano ed il mondo si è capovolto... ovvero, finalmente, è tornato al posto suo.
Ma l'altro ieri mattina, mentre aspettavo mia sorella in centro, per goderci una bella mattinata di mercato... mi son trovata spettatrice di un qualcosa che, credetemi, tanto mi ha ghiacciato e tanto ha attecchito su di me.
C'è intanto da dire che anche io soffro di Disturbi Comportamentali dell'Alimentazione.
Non mi metterò ora a far la maestrina ed aprire una parentesi didattica grossa come una casa, ma... per farvela meno lunga possibile ed illuminare anche chi non ha grande padronanza in questo argomento, dirò che stringi-stringi-stringi faccio riferimento a 4 comportamenti viziati in questo ambito:
- L'Abbuffata (programmata o estemporanea)
- L'Abbuffata od il Cibarsi Normalmente, salvo poi indursi il vomito.
- Non cibarsi.
- Cibarsi spessissimo (anche ogni 30 minuti), in piccole, modiche, normali o grandi quantità.
Per la cronaca... il mio disturbo dell'alimentazione, è pari pari il quarto della lista: sono maledettamente portata, senza quasi rimorso alcuno (ed è qui il tragico) a spilluzzicare vita-natural-durante... in piccole o modiche quantità, ma SEMPRE.
Grazie a Dio, da anni anni et anni, ho lasciato dietro di me il vizio, o pseudo necessità che dir si voglia, di ri-cenare prima di andare a letto, oppure di alzarmi la notte per mangiare.
Ma l'indottrinamento di questi ultimi due anni, ha lasciato grandi e meravigliosi appigli dentro di me e dentro la mia sapienza e coscienza, tanto che... appunto, giovedì mattina ho vissuto realmente 10 minuti di puro ghiaccio.
Ero seduta su una panchina, la centrale di tre, distanti fra loro una quindicina di metri.
Alle spalle e davanti a me, bancarelle su bancarelle e tanta, tanta gente.
Mi guardavo in giro cercando di scorgere la-di-Opu Sorella, fino a che il mio sguardo si è posato sulla panchina alla mia sinistra, dove era seduta una donna, 45 anni circa, due borse della spesa accanto a lei e una quarantina di chili di sovrappeso.
Quando l'ho individuata, stava già mangiando... ed è stata proprio la mia Viziosa Curiosità Alimentare che ha fatto sì che mantenessi il mio sguardo su di lei, in quanto, già con l'acquolina in bocca, cercavo di capire cosa in realtà stesse ingurgitando.
O divorando....
Infatti, dopo 10 secondi mi è risultato chiaro come questa persona fosse palesemente vittima di una classica Abbuffata Programmata.
Ripeto: stava già mangiando quando l'ho vista.
Velocemente, voracemente, guardandosi continuamente in giro con occhi sbarrati.
In pochi istanti sono sparite 3 schiaccine all'olio.
Mentre stava finendo la terza, una coppia di vecchini si è avvicinati alla panchina, per chiederle se potevano accomodarsi per riposarsi un attimo
Lei ha ovviamente dato il suo consenso, ha cercato di spostare alla meglio le sue buste di cibarie ed ha continuato a mangiare... molto, molto più lentamente, però.
E per quanto fosse palese che questa deliziosa coppia di eleganti ed anziani coniugi non facessero alcun caso a lei, presi come erano nel parlare fitto fitto fra di loro... ho chiaramente riconosciuto sul suo viso una vergogna latente e malcelata e, credetemi... commuovente: era veramente l'impersonificazione del Panico.
Tanta è la tenerezza che mi ha fatto, che avrei davvero voluto alzarmi, pur non sapendo come poter affrontare attivamente questa situazione, ed andare da lei, per... toh: magnarmi 34 Girelle davanti e farla sentire tranquilla!
Eppure, con gli occhi sempre più sbarrati, ed il viso pallido con le due gote rosse rossissime.. si è defilata dai nonnini, ha preso una borsa per mano e si è incamminata dalla mia parte.
Ovviamente ho distolto lo sguardo, cercando di non darle a vedere che la mia attenzione era stata catallizata da lei; ho perciò creduto che l'intrusione dei nonnini, avesse interrotto il malvagio iter dell'abbuffata...
Ed invece... dopo un paio di minuti, sempre cercando di avvistare la Sarina, mi accorgo che la signora in questione era seduta sulla panchina alla mia destra.
Stava completamente seduta in punta, sull'estremità più di destra della seduta, completamente ricurva su se stessa, tanto che pareva cadesse a terra da un momento all'altro.
Che dispiacere vederla lì... pensare che mi era anche passata davanti, e che, pur io essendo sola e bella spaparanzata sulla panchina, non si era assolutamente fermata...
Lo so, avrei dovuto distogliere lo sguardo, soprattutto perché quello è un mondo al quale apppartengo anche io e so benissimo quanto può essere letale accorgersi di essere osservati in quei frangenti... ma proprio non sono riuscita a farmi i fattacci miei e sono rimasta, dispiaciuta spettatrice dell'inglobamento di altre due pizze condite e di un bombolone ripieno (presumibilmente o alla crema o allo zabaione).
Finalmente è arrivata Sara ed ho messo il punto a questo mio spiare, ma credetemi.. tanta era la disperata foga che avevano quegli occhi, quelle mani e la postura del corpo di quella donna... che non mi stupirei che non si sia alzata da quella panchina fino a che tutte e due le borse di cibarie non siano state divorate.
So benissimo che qualcuno di voi si potrà rispecchiare in questa persona, lo so e ci tengo a chiarire quanto questo mio post non intenda offendere o ferire nessuno....
Ma c'ho ragionato tanto in questi due giorni... e, siccome le problematiche alimentari non spariscono da un giorno all'altro, neppure dopo un cambiamento così radicale come l'inizio dell'Amore della Vita... ho ritenuto di poter condividere con voi questa esperienza, con tutto il rispetto che necessita questo caso.
Chissà da cosa stava cercando di scappare...
Chissà quale rabbia, fallimento o dispiacere stava cercando di divorare...
Chissà chi c'era a casa sua, tanto da obbligarla a dover pianificare un'abbuffata di tale entità nel centro storico di una città, in un trafficatissimo giovedì di mercato, alla mercè dello sguardo di chiunque...
Chissà...
Mah... per ora io so solo che, per quanto mi riguarda, sarà proprio il caso di ricominciarla 'sta dieta...
Sei una persona speciale, di quelle che vedono dentro e a fondo, per pura fortuna non ho mai avuto questo tipo di problema ma mi sono venute lo stesso le lacrime agli occhi leggendo questo post, pensando a quanto siamo fragili e com'è facile farsi del male. E mi è venuta voglia di abbracciare quella donna, di dirle che non è sola. Ma probabilmente lo è. Secondo me bisogna mantenersi in forma soprattutto per la propria salute perchè la bellezza è tutt'altra cosa e non è affatto un luogo comune. In bocca al lupo, per tutto. Un bacio, Rò.
RispondiEliminaPerò per come sono abituata io nei giorni di pericolose abbuffate, preferisco mangiare di nascosto da tutti, e con me anche molta altra gente.
RispondiEliminaAnzi mi sembra strano che questa signora davanti a tutti si sia messa ad ingozzarsi di tutta quella roba li.
Anche se fosse passato qualcun altro probabilmente l'avrebbe notata.
I disturbi del comportamento alimentare sono davvero una brutta cosa. Può sembrare semplice affogare ogni ansia e preoccupazione nel cibo, può sembrare addirittura naturale... ma è semplicemente (e tristemente!) una forma di autolesionismo. Per chi "non vede" sei la persona golosa, priva di autocontrollo e magari anche di forza di volontà.
RispondiEliminaLa forza di volontà, invece, non c'entra nulla. A dirla tutta, anche il cibo c'entra ben poco. Secondo me è un problema di mancanza di coraggio, del coraggio di guardarsi dentro per vedere cosa non va e del coraggio di cambiare delle cose della propria vita.
Gianna
complimenti per il blog , e per il matrimonio... vestito delizioso!!! a quando altre foto?
RispondiEliminaPaola
Ehi, Barby...e allora? Ma dai che a tutto c'è rimedio!! Volere è potere, e tu di potere ormai....
RispondiEliminaTi lascio tanti ma tantissimi auguri di buon meseversario, cara...
Baciotti dalla tua cognatuzza
***AMINA***
Ero esattamente come lei...
RispondiEliminaA volte, mentre ci sto ri-cascando, per fortuna, mi blocca il buon senso/ la vergogna/ la vanità.
Vado in analisi Barbi, detto tutto.
Grazie per il racconto. E' bellissimo.
@Ekina
RispondiEliminaIl Buon Senso, la Vergogna, la Vanità.... già.
E non che in precedenza non siano esistite.. ma, e qui parlo anche per la mia esperienza, se qualcuno o qualcosa, o un insieme di qualcuno o un insieme di qualcosa.. non ti aiuta a decifrare la tua mente e le tue emozioni.. colcappero che, in certe circostanze, riesci a trovar velocemente la scorciatoia per far affiorare Buon Senso, Vergogna e Vanità.
Essì Ekina, bisogna lavorarci di capino, verissimo...
Baci*
Ma tu sei già riuscita a riprendere la dieta? Se si voglio il tuo segreto!! :o)))
RispondiElimina@LipoDotata
RispondiEliminaEehhmmm......
:)
Direi ploplio di no!
:-D))
Avevo fatto 10 giorni di dieta prima di sposarmi, ma perché una settimana di nullafacenza e sedia a rotelle, mi aveva fatto gonfiare maledettamente: la sarta aveva rischiato un attacco di nervi, alla penultima prova abito
:P
Poi in viaggio di nozze credevo di essere stra-ingrassata, in quanto non ci siamo fatti mancare nulla... ma la mia trovata di mangiare di tutto, ma mai il pane e solo 3 volte in 2 settimane la pasta... alla fine ha fruttato e non avevo preso un etto.
In compenso sempre più gonfia nel muso, però!
:)))
In questi giorni Stefano mi sta spronando per cominciare a cucinare dietetico... abbiamo deciso - PARE - che il mese di Novembre staremo entrambi a dietina, per cercar di ammortizzare il Natale che verrà... o speriamo bene!
:P
a proposito di abuffate... :-( io ne so parecchio sempre fatte di nascosto,ma il giorno che ho cominciatoa farle in pubblico..volevo essere fermata in qualche modo e questo sentomento era più forte di tutta la vergogna...ma ora è quasi passato...solo ogni tanto faccio la porcella eheh ma sempre cosciente di ciò che faccio...sposiniiiii vi voglio bbbeeneeeeeee
RispondiEliminaCiao Piccola il tuo racconto mi ha commosso tanto tanto e ti posso dire che chi si abbuffa per strada è perchè in casa è supercontrollato, mi sembra la vita di una signora che ho conosciuto tempo fa e che avendo un controllo ferreo da parte dei suoi le ABBUFFATE le faceva al parco, in macchina e dove le capitava.
RispondiEliminaSe mi permetti vorrei aggiungere un quinto punto sul modo di alimentarsi in maniera sbagliata e ti assicuro che esiste perchè è il mio:
" la mangiata programmata nei minimi particolari: inizia con l'acquisto di cibo raffinato ma altamente calorico, non grosse quantità ma di tante qualità e alla fine cambiando i fattori fra di loro il risultato è sempre quelle: l'introduzione di tante calorie.
Apparecchiare la tavola con tutti i sacri crismi e iniziando da un lauto aperitivo per terminare con un sublime dessert, per poi passare al dopo pasto fatto di altre piccole leccornie altamente caloriche."
Il risultato dei punti che tu hai descritto e anche il mio di differenziano soltanto per come mangiamo e non per le calorie introdotte.
Il cibo può essere un "dio" oppure un "demone" e comunque resta la nostra malattia dalla quale possiamo cercare, se non di guarire, di curarci.
Il tuo racconto è stato come avere uno specchio davanti a noi che ci fa vedere come realmente siamo. GRAZIE e ancora grazie per il tuo blog, la mia lucina azzurra nella notte.
Baci baci baci Fans di H.C.
@Karla70
RispondiEliminaEcco la Carlina rediviva :)
Amo'... ma la tu tastiera icchec'ha in questo periodo?
:))))
Comunque, sapendo l'iter e la cronologia del tuo rapporto con il cibo, e nello specifico con le abbuffate... so quanto sei diventata brava - anche se seeeempre porcella, certo :P - sicché tanto battimani e olè!
:)
@Fans di H.C.
Tesora caVa :)
Essì, la mangiata programmata che tu ci descrivi, è proprio la sublimazione di ogni devianza di odio-amore con il cibo... mi sento di dire che è un po' rara, ma... ahinoi... esiste anche questa :-S
Grazie per le belle parole relative al racconto di questa mia esperienza... sapevo quali corde e le corde di chi potevano toccare (oltre alle mie).. e tu eri una di queste :)
Tanti tanti bacini!
Ahh...: ho ricevuto la tua mail, scusasse pe' l ritardo, eh? :)
Segnato indirizzo e.... SEGRETO ;)
anche per me...abbuffate nascoste, e silenziose...e a volte inverosimili, non tanto per la qualità ma per la quantità.
RispondiEliminaChe nessuno se non qualcuno come noi può riuscire a capire cosa significa mangiare una confezione intera di fiesta, un pezzo di pizza al formaggio e uno alla margherita, twix, mars, pasta avanata dal pranzo...e purtroppo non nell'arco di ore ma di minuti.