SimSALAMIN...

Sbiciclettare e, cellulare alla mano, buttar, nero su bianco, parole che possano tradurvi queste mie ennesime giornate di forzato trasferimento pro-sgrassamento...

Ma eccomi qua, n'altra volta in tuta, n'altra volta sudata e n'altra volta in movimento!

Sto bene, c'ho messo quei 4 giorni per riuscire ad immergermi nella situazione clinicheggiante e cominciare ad accettare il fatto che Villa dei Pini non è Piancavallo.
E ATTENZIONE: ciò non è assolutamente da intendersi nell'accezione negativa del paragone, anzi.. Solo che, pur puntando allo stesso risultato ed approcciandolo in maniera del tutto simile, quel che ho potuto dedurre da questi primi giorni, è che SEMPLICEMENTE trattasi di due realtà quasi completamente opposte.
 - Qui vige la tranquillità, l'informalità, il darsi del Tu, la pace, il riposo, i piccoli spazi e le poche facce da salutare ogni giorno...
 - A Piancavallo, invece, la fa da Padrona la frenesia, l'ospedalizzazione, la stanchezza, la precisione del metodo e del risultato... e le mille e più facce da incontrare, ogni dì, a zonzo per l'enorme struttura.
 - Piancavallo è un ospedale, concettualmente ed esteticamente; corsie, reparti, personale, ricerca ed analisi su analisi.
 - Villa dei Pini è una clinica, piccola e raccolta; vicinissima al centro di Firenze, ma ugualmente immersa nel verde. La corsia non esiste, le camere (rigorosamente a 2 letti) ricalcano in tutto e per tutto lo stile, anche un bel po' caruccio, di un Ostello, dove al momento che chiudi la porta, nessuno ti verrà mai a disturbare.
 - A Piancavallo, negli ultimi anni, i pasti vengono consumati direttamente nella propria stanza.. qui no.
 - Qui tutti ci rechiamo nella sala da pranzo, che si differisce da una gagliarda trattoria toscana, solo per il camice bianco dei "camerieri" all'opera e dalla pochezza delle porzioni.
 - A Piancavallo si mangia, a volte fin troppo! E' praticamente impossibile avvertire la fame... Qui... L'E' DURA! 
 - Qui il cibo è la privazione che più si fa sentire. La dieta è veramente misera. Nessuno, fra medici, dietiste e personale vario, ti dirà mai a quante calorie stai sopravvivendo.. Ma davanti ad una domanda diretta e un paio di occhi neri e fermi, ammettono che "Sì - come hai facilmente dedotto tu - l'apporto calorico giornaliero non arriva assolutamente a 1200 kcal."
Quanta fame ho patito nei giorni scorsi.. Io e la Carlina Santa, ci siam rotolate nel letto, prese dai borbottii dello stomaco e dalle visioni di cibo, di ogni forma, odore e sapore!
Non è stato difficile, per i medici e le dietiste, capire che Noi, a differenza delle altre 10 ciccio-compagne di merende, avevamo bisogno di più energia giornaliera per carburare e far girare il nostro metabolismo, che essendo già un pezzo in là nella fase di sgrassamento sano e sostanzioso, è notevolmente più alto di chi inizia solo ORA questo percorso e.. ovviamente, non avverte né fame, né giramenti e dolori di capino.
Ed infatti da oggi le porzioni Mie e della degna mia amichetta sono magicamente lievitate e... simSALAMIN... eccoci qui: belle, contente, paciose e lucide.. impegnate nel più potente stravacco serale esistente!
E poi... E poi ce ne so' daddì, ma SantidDIO... ci devo rimanè tutto il mese!
C'ho tuuutto il tempo del mondo!
Fatemi andà, che c'ho 'ste 9 ore di Nanna, silenziosa e ristoratrice, che mi attendono...
Bacini, sa'?