giovedì 31 gennaio 2008

Resocontando...

, me ne sono accorta di non aver raccontato nulla o quasi, della vacanzuola d'ammore di due settimana fa'....
Ce lo so, ce lo so.



Ma, non so bene come starvi a spiegare, a volte pure io cedo al pudore, alla riservatezza.. al, pur divertendomi da morire a giocare con Voi, fra i Bambi e la lingerie da Porcona... voler tener per me, tutte per me, le emozioni forti e pulite che in questo periodo si rincorrono fra la mia testa ed il mio cuore.

Son partita per quella vacanza allo sbaraglio, con la sola voglia e necessità di passare del tempo con questa persona, con la sola voglia e necessità di viverla al meglio e constatare quanto, davvero, mi si poteva cucire addosso.
Addosso a me, al mio carattere, ai miei scatti, alle mie alternanze di dolce e amaro, di apprensione e superficialità, pigrizia e reattività, spavalderia e fragilità...

E son tornata Fidanzata.


E per fidanzata intendo proprio il, dopo 4 giorni di marittima pseudo reclusione a due... recarmi a conoscere i genitori, passare del tempo con loro, dei pranzi e delle cene...
Scappar di corsa da casa per, regalo alla mano, correre a conoscere anche l'amica di famiglia...
E rialzarsi dopo un'oretta per non tardare all'appuntamento con gli amici del cuore, che GIUSTAMENTE attendono di vedere chi cappero sia 'sta pazza maremmana che s'è EDERATA al loro Davidino detto "Il Grinta".

E star lì, gambina accavallata, drinkino o decaffinatino alla mano e sorridere... felice e lusingata... divertita anche nell'incontrare gli affettuosi sguardi di chi, il mio fidanzatino, lo conosce da una vita e mezzo... ma non l'ha MAI visto COSI'...


E scoprire Bologna... ed innamorarmi anche di Lei.
Del suo centro, della sua Notte, della foschia quasi medioevale e di un piffero fantasma che, con Titanic, ha fatto da colonna sonora ai nostri baci nel centro di Piazza Maggiore.

Fidanzata, nel modo più puccioso del termine.
Senza dovermi nascondere, senza dovermi trattenere.
Esisto.. questa volta esisto.

Non sono mai stata accettata dalle "suocere" della mia vita...
Per la prima ero troppo grassa.
Per la seconda, non esistevo.
Per la terza troppo bianca e non dovevo/potevo esistere.

Ed a 35 anni suonati, entri un pomeriggio in una casa che non è la tua, in una città che non è la tua, con solo una mano calda e grande che stringe la tua e non la molla.. e trovi sorrisi, curiosità, ma accettazione, benevolenza.
E trovi un rinfresco, preparato proprio per il tuo arrivo, ad aspettarti sul tavolino da pranzo.

Ecco che ci vuole allora per farmi felice: due occhi verdi, un uomo così grande e grosso che per riuscire a fissarli, questi occhi, devo rivoltare tutto il mio collo... e un rinfreschino, buono, puntuale e gradito.
Ecco cosa ci vuole.


E sicché è andata così.
E' andata che son tornata casa il martedì ed il venerdì mattina ero già di nuovo per quelle lande, a girellare in un centro commerciale, nell'attesa che il mio Gigante Buono finisse di lavorare.
Ritrovarsi a seguirlo mentre compra un lettino per me e divertirsi a montarlo - alla meglio/cazzo - nella sua camera.

Sorvoliamo - o quasi - che, per la legge del CHI SI SOMIGLIA SI PIGLIA, il ragazzino in questione, come morale della sdolcinatissima vacanza, si era messo in testa che SICURAMENTE io meditavo di chiudere questa storia....
Sorvoliamo


Sorvoliamo dunque su quanto i maschi siano, perennemente in differita col mondo e ciò che lo compone.

Ecco il sunto della vacanzina d'ammmorrre... miei cari!
Sì, ditemelo che sto diventando melensa come il miele caramellato, infierite vi prego... FATEMI MALE!


P.S.: Dio benedica la cucina Japponese....

mercoledì 30 gennaio 2008

La Felicità

La Felicità ha varie facce.
E, ripensandoci, non mi metterò di certo ora a sfrucugliarle nel mia personalissima visione del mondo e dei sentimenti: ha varie facce, stop.

L'attesa della Felicità è quasi come il Sabato, all'uscita della scuola, sai che la Domenica arriva, sai che avrà un tempo limitato, ma la dormitona e la nullafacenza che ti regalerai, ti riempirà di giubilo e godimento.

E quando questa Felicità arriva è una botta di scintille, di colori caldi e luminosi, di tepore e morbidezza, di sorrisi e piccoli mancamenti... E la forza, la forza che senti emanare dal tuo corpo è pari solo alla luce che pulsa nella tua testa.
Ininterrotta, potente, superba.

Quanto sarebbe bello se tutto si fermasse qui.

Ma la Felicità, l'acquisizione della Felicità, è un lama a doppio taglio.
La Felicità porta la Paura, porta in se il Timore che ti venga rubata, che ti ri-venga negata, che... trattandosi di Luce... si tratti, in fondo, solo di un immenso abbaglio.

La Felicità porta Diffidenza, in entrata ed in uscita. Perché quel/chi ti rende Felice, ti rende Debole. Quel/Chi entra nella tua vita e trova, seppur sgomitando, un posto nel tuo cuore, nella tua routine e nei tuoi pensieri, diventa sin da subito BISOGNO e ti da, sin da subito, una quasi precisa cognizione dell'entità del vuoto che lascerà in te.

La Felicità spesso ottimizza il tuo autolesionismo. La tentazione di cedere alla Paura, alla Paura di aver Paura, alla Paura di aver Paura di Soffrire.
Ed allora vorrebbe chiamare nella notte e svegliare la Codardia, quella che servirebbe per porre fine alla speranza, senza dover attendere che La Fine arrivi per scelta Altrui.

La Felicità è contagiosa.
La Paura anche.
La Diffidenza pure.
E la Codardia idem.

Così siamo messi.
Ricorda: Io ti conosco.
Ricorda: questa è la mia Felicità, immortalata da Te.
La conosci, Tu c'eri.

Questa:

 

mercoledì 23 gennaio 2008

A Proposito di Doni

Allora, non ho tempo e testa per buttar giù ORA il mitico resoconto di questa meravigliosa ed illuminante vacanza che mi ha regalato il mio fidanzatino...
Posso solo dire che:
il MIO Uomo è il MIO Tesoro


Ma, aprendo il cappello magico e ravanando ben benino... ecco due souvenir relativi al periodo appena trascorso.

E ci tengo a mostrarli, toh!







Giusto a proposito di doni....
Grazie Amorino..

E per tutte, O QUASI, le mie confessioni... al prossimo post.. spero

domenica 13 gennaio 2008

Trasferte a Gogò

Allora la situazione è così messa: non ho fermezza.
Domani me ne riparto, stasera ho finito di costruire una popò di valigiona che indurrebbe a pensare ad un mio trasferimento definitivo in Kazakistan, ed invece devo SOLO tuffarmi nella prima vacanza mia e del mio coccolosissimo Davidino.



Ello, in origine, se n'era uscito con l'irremovibile intenzione di regalarmi una signora trasferta in una qualsiasi terra straniera da me scelta, allorché io.. seppur lusingata e colpita a più non posso, avevo cercato di ridimensionare n'attimo il tutto, proponendo invece un più abbordabile weekend lungo "per qua"... dove, dopo poco, il mio "per qua" altro non era diventato che 3 giorni in illuminato raccoglimento a Parigi...


 - leggi EURODISNEY, va'...


Insomma... c'è anche da dire che Davide, per me, per il mio ber musino, per il mio onore e per la salvezza della mi' benedetta cervicale.. che più di un tot di corna sul capino, non avrebbe potuto sostenere... ha, senza che io mi permettessi anche solo di fiatare in merito, disdetto una prenotazione a me precedente, della durata di 3 settimane.


Meta: Thailandia.
Sì... l'ha fatto, sì...


Proprio il giorno dopo avermi onorato della dichiarazione più romantica dalla notte dei tempi..:
    - Sentumpo'... ma ora che m'hai anche allungato la gnocca... stiamo insieme... o PER TE è una storiella così....?


(...eheheh... cicciolino, non t'arrabbià: sai quanto adoro ricordare e raccontare questo succosissimo aneddoto! )


In ogni caso, alla fin fine, anche a fronte della problematica, tutta mia, di non sapere quando avere una settimana libera in gennaio... abbiamo, per ora, abbandonato l'idea della vacanza grandiosa... e ci siamo dedicati all'assemblaggio di una intimissima vacanzina faidattè, da trascorrere per metà in terra maremmana e per l'altra metà in terra bolognese, patria del signorino in questione.

E perciò domattina si parte, destinazione Monte Argentario (che vi credete, la vostra Opu fa le cosine ammodo, eh? ) dove trascorreremo buona parte del tempo, per poi dirigerci per il weekend a Bologna, città che, non senza vergogna, ammetto di non aver mai visitato...

E fin qui, tutto sotto controllo: vacanzina amorosa evvia ad andare!
Quello che però finalmente giustifica la monumentalità della mia mitica valigina, è la forte possibilità di trovarmi, all'inizio della settimana seguente, alla stazione ferrovviara di Bologna-Stazione di Bologna nell'attesa del primo treno per Milano-stazione di Milano, dove FINALMENTE & FORSE, riuscirò, intrufolandomi nell'appuntamento della Karlina, ad adempiere alla pratica della visita di controllo dal mio Dottore e Padrone di Piancavallo: Hannibal the Cannibal.
In ogni caso rimarrò in quel di Milano qualche giorno, cercherò di incontrare più amorosissime cicciottose possibili, riprenderò il mio traicche e tornerò a casa.


....per poco però.. una settimana circa, precisamente.
Perché...?


Uhhmm...  vi ho mai accennato al mio prossimo ricovero pro-sgrassamentos??


Anò??
Eheheheh... c'è tempo, c'è tempo: d'altronde il 4 FEBBRAIO, non è mica dietro l'angolo, no?


OSSI'?

Ahahahahhahah!!!!


 


A presto, a presto!
Torno, mi scalzo la giubba e vi racconto tutto!

martedì 8 gennaio 2008

La Revisione del 20esimo Anno

...che se non la finisco di attaccarmi agli zuccheri, mi tocca da' l'autorizzazione a qualcuno di venirmi a far del male fisico.

Via, comunque anche questo Santo Natale e tutto il corredo appresso, è passato. Siamo in pieno regime di Carnevale.. ce lo sapevate? Le mille ed un litigio, da anni anni et anni. Sì, perché mi rifiuto tuttora di considerarmi l'unica beota-osservatrice, che ha coscienza del fatto che: se è vero che L'Epifania tutte le feste se le porta via.. è puranco vero che dal dì seguente siamo in regime carnevalesco. E non si discute. Così è.

Ma io come sto, come sto..? Bene! 

Io sto proprio bene. Mi sento un po' appesantita nella digestione, ma sto complessivamente davvero bene.

Oddio... è anche vero che quel tonfo per le scale che mi son regalata, in assoluta solitudine, l'ultima volta che è venuto il mi' citto a trovarmi... giovamento non me ne ha granché portato... Ma è anche vero che si vive bene anche zoppicando vistosamente e non riuscendo ad accavallare la gambina destra. Capirai.. ci vuol ben altro...

Mah.. diciamo che ho cominciato a far quasi l'abitudine alla serie di cambiamenti che il mio regale corpicino e la mia morbidosa esistenza si stanno concedendo.... e credetemi, non è poco.

Cambiamenti sì. Per una persona obesa il cambiamento, quello positivo, è leggerezza. Fin qui mi pare tacito, no? Bene: io sto pian pianino avviandomi nella più psichedelica levitazione... fidatevi.. è 'na gran bella storia!

Intanto c'è da dire che.. chilo più - chilo meno... masticata più - masticata meno.. la DIMAGRIZIONE totale, in quel dell'anno appena trascorso, è stata di 20 chili. Vi basti sapere che mi posso finalmente permettere il lusso di farmi regalare un paio di brache qualunque - leggi mutandine sfiziosisssime, di una simpatia infinita, metà Babbo Natale occhieggiante, metà elfo nano imbizzarrito... - taglia semplicissima LARGE e, badate ben/badate ben... rimirarmi con codelle indosso, senza che tutto l'apparato sanguifero non si escluda dall'ambitisso aggeggio riproduttivo che, fra le varie dotazioni, tengo di gran conto...

Ma vabbè, diciamo che questo tipo di cambiamento era quanto mi auguravo fin dall'inizio. Ecco, invece da indove mai avrei creduto/sperato poter riemergere:

Da 20 anni a questa parte, ogni santa notte che Colui Altissimo e Splendidissimo ha messo in terra, la ho più o meno beatamente ronfata solo e SOLAMENTE con l'ausilio, la compagnia e la "copertura" dei Tappi per le orecchie Calmor. Insomma... io ci faccio una grande ironia - anche perché mi ritrovo in una di quelle serate da instupidimento neuronale da competizione.. - ma aver la schiavitù, per VENT'ANNI, di non poter dormire senza infilarsi 2, o multipli di 2, aggeggi del genere in ogni canale uditivo.. credetemi, non fa vivere bene. Quando arrivi ad inserire nei tuoi orecchi un totale di 12 tappi.. in una sola volta.. vuol dire che non vivi bene. Quando tutta la notte ruota sulla problematica del rumore, casalingo, normale.. ma rumore.. e tu arrivi a pensare quanto sarebbe bello se da quell'istante tu non sentissi più nulla, nessun rumore, nessun suono, nessuna voce... no, vuol dire che forse c'è davvero qualcosa che non va. Eppure CASPITA se, in 20 anni... 7300 notti circa, ci hai provato a dormir senza. Ma un conto e star sdraiata ad occhi chiusi, altro è dormire. Un conto è alzarsi per chiudere tutti gli orologi della camera in un cassetto, altro è lasciarsi andare. Ed invece, cari miei... al ritorno da Piancavallo, un mese fa', una delle cose che ho più sentito è stato... il silenzio. Il tangibile e corposo silenzio. Una base di calma, di assenza di chiacchiericcio.. quella bella sensazione che c'è quando avverti l'assenza di quel migliaio di persone che ti vive accanto, sopra, sotto.. addosso.. nella testa. Il Silenzio. Ma quant'è che non mi concedevo il lusso di ascoltarlo? Il ragionamento è perlopiù stato istintivo. Sarà stata la dose disumana di spacca-timpani tappi 3G che ho dovuto subire in 6 settimane, sarà stata la mia tranquillità ritrovata, sarà stato 'sto caspita di cambiamento.. ma mi è stato così palese che, il rumore che mi ha comunque lasciato dormire per 6 settimane con i tappi e l'induttore al sonno, è pressoché 4 volte superiore al rumore che posso ospitare in camera mia, casa mia, senza tappi e senza induttore. Ergo: via i tappi. E così è stato. VIA I TAPPI, si dorme davvero: mi addormento.. sento tutto, ma mi addormento. Giuro: mi sembra di aver scoperto la Luna, ma mi addormento e dormo. Mi sento normale. Dormo per ore, quasi per tutta la notte. Oramai è un mese, sicché è realtà. Quando invece riuscirò a tirare il collo a quella famigliola allargata di piccioni, che approfitta dell'alba per dirsi le cosine d'amore sulla mia finestra... diventerà sogno. Perché sì.. in quella circostanza sono obbligata a munirmi in corsa dei tappi. Ma non c'è problema, non ho fretta. D'altronde,
causa demenza senile, fra 20 anni, forse, i piccioni non li sentirò più . Sicché... tutto risolvibile, no?

Il freddo. Ho perso 20 kg ed ho trovato il freddo. A 35 anni suonati e timbrati, mi son ritrovata freddolosa. A questo so già che sarà mooolto più difficile fare l'abitudine. Io son sempre stata un Termosifone Ambulante. Per carità, nulla di anomalo o sfacciato, ma Isina, per esempio, se voleva scaldarsi, era alle mie mani che si rivolgeva... peggio che una guaritrice! Ed ora invece son messa così: calzamaglia di lana, jeans o pantaloni, calzettoni di lana, stivali imbottiti, reggiseno regale, canottiera di lana, lupetto e maglioncino o camicetta o blusa... Poncho trasversale sotto, poncho chiuso di lana più mantella di lana sopra... il tutto condito da ovvi e onnipresenti mezzi guantini, guanti interi sottostanti, sciarpa e cappello... Bene... Eppure il naso, gli orecchi, e le 20 dita sparse per il mio corpo, rimangono letteralmente imbistecchiti. Insomma.. non è normale, via! E' vero che ho perso solo grasso ed ho aumentato muscolo... è vero che il grasso ovviamente tiene al caldo, è vero che meglio così che lardellosa come ero, ma caspita se la patisco sta cosa! Io che da sempre dormivo in magliettina e pantaloni del pigiama leggero, con solo il piumino sopra e spesso lo spiffero della finestra aperta... ora mi ritrovo con tutta l'apparecchiatura di lenzuola di flanella, il materasso rigirato per la prima volta dal lato lanoso, 2 pigiami di flanella e doppia calza da notte. Di un erotico unico. Davide può testimoniare: così ero messa alla nostra prima ronfata insieme! E pensare che l'avvisaglia freddolosa mi era stata data l'estate scorsa.. quando, per la prima volta nella mia vita, non sono riuscita a godermi i miei mitici e lunghissimi ammolli biologici al mare, causa improvvisa pelle a pesce palla, temperatura corporea sotto lo 0 e indolenzimento della mascella. Già lì me l'ero spiegata con l'ovvio calo ponderale, ma lo ammetto, non mi aspettavo questo esito invernale.. e considerando che, nella tabella di marcia, i chili in eccesso sono ancora 20... mi ci scappa un filo darride, in previsione dell'inverno prossimo... ma per dindirindina se me ne faccio un cruccio, toh!

Eppoi.. oh? Dopo 20 anni... mi sono tagliata i capelli... NON SO SE MI SPIEGO, eh?? Ma quando mai ero stata presa da tale follia devastativa? Appunto.. 20 anni fa'!  Ed anche lì, che dire: i capelli, come dice la mia Karlina, coprono.. e chi, come me, spesso si è usata violenza solo per dar degna sepoltura alle doppie punte, 2 volte all'anno... vuol dire che da nascondere e nascordersi, ce ne aveva fin troppo. Ora sto bene, son felice.. mi passo le mani sulla testa e storgo il naso se, dopo la seconda seduta in 15 giorni, ancora sento sul collo i riccioli più lunghi di come li vorrei. D'altronde è umano. A poco serve girarci intorno... evidentemente, pur essendo sempre stata vanitosa ed immodesta, ho sempre dato un gran conto al mio crine, come se, in realtà, fosse stato una delle poche e reali bellezze che caratterizzava la mia persona. D'impatto, ancor prima di guardarmi negli occhi, ancor prima di sentirmi parlare, di sentirmi ragionare, di vedermi gesticolare o di sentirmi ridere... ancor prima son sempre venuti i miei capelli. Belli, senza ombra di dubbio, curati.. nella maggiorparte delle situazioni, caratterizzanti la mia persona, sicuramente. Ma, come già ho spiegato nel post precedente.. oggi c'è poco di quella persona dentro e fuori di me. Poco di quella bella ciaciona fatalona, che mette in mostra il Cavallo di Battaglia, ancor prima che il resto della truppa scopra le Armi.

Ora mi sento così. Mi sento TUTTA un cavallo di Battaglia. Oggi mi sento diversa, ma ancor più TANTA di quanto ero 20 chili fa'...

Santa Pace.... per il grasso c'è la dieta.. ma a tutto ciò come porrò rimedio??

Oimmena...

sabato 5 gennaio 2008

Abbefanandocisi

Sì, ero io... Meglio dunque ammetterlo subito: quel gran ber Gnocchino infulardato... ero io.

Sia chiaro: avrei preferito far tutto n'altro paio di maniche di Bene, stanotte.. ma, perché contentarsi di far felice un solo Bambino Buono... se si ha la possibilità di premiare tanti e tanti Bambini Cattivi?

...

Sì, devo cambia' neurologo. Ne convengo.

Augurio, nè?